En verdad europa esta en crisis??

8 años 3 meses antes #79 por cabernet
Respuesta de cabernet sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
Estones lo ultimo que cuelgo y disculpen que no tradusca ,es una noticia dell corriere della sera ,para los que no manejen el ITaliano ,se que la base de la noticia la van a entender

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8 años 3 meses antes #80 por cabernet
Respuesta de cabernet sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
La notte dei senzatetto nel filobus
Dormono sui mezzi Atm per il gelo
Salgono a fine giornata e scendono all’alba. Le coperte e i sogni appesi al sedile. Un conducente: «Fossero tutti barboni i viaggiatori notturni. Non disturbano mai»
di Andrea Galli
(foto Paolo Gerace) (foto Paolo Gerace) shadow
Le retrovie di Milano siedono nei primi posti della 90 e della 91, guardano ostinatamente in avanti come condannati ormai arresi o cavalli in corsa; però certe volte si girano di scatto al finestrino: succede alle fermate, a ogni fermata per il semplice fatto che prima o poi sarà l’ultima, per forza di cose l’autista dell’Atm annuncerà che il viaggio è finito e bisognerà ricominciare daccapo. La pensilina, i minuti, le mezzore, un nuovo bus, la ricerca di un seggiolino libero, si spera il caldo alla giusta temperatura, si spera l’assenza di ubriachi che vogliono menar le mani e di travestiti che usano le sbarre per reggersi durante la marcia come i pali della lap-dance, ballandoci intorno e spogliandosi, il pubblico deliziato e affamato.
La 90 e la 91 eternamente percorrono la circonvallazione e sono state archiviate quali linee di un’altra città, questa irregolare, squallida, esclusivamente straniera, marcia e dolorosa; eppure nel lento incedere lungo viali e attraverso piazzali, ospitando migranti che vanno e vengono da un posto di lavoro e si portano dietro gli odori del fritto come due flaconi di Vetril per gli uffici da pulire, a una certa ora della notte la 90 e la 91 raccontano sì un’altra Milano. Ma popolata d’italiani. Giovani, donne, vecchi. Dalle 23 questi bus sono pieni d’italiani. Italiani senza casa, senza famiglia per scelta propria o altrui; senza lavoro; con l’orgoglio o la paura di non abbandonarsi all’aiuto dei dormitori; e con la consapevolezza che anche il più spietato dei controllori, forse, risparmierà l’accanimento contro un povero cristo accasciato su se stesso. Barboni. Clochard. Senzatetto. Chiamateli come volete, per loro non fa differenza.
shadow carouselSenzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
Senzatetto sulla 91
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Ne contiamo sette su un bus e in contemporanea quattro su quello della direzione opposta, nella notte tra Santo Stefano e ieri. Ma è un numero variabile. In altre notti, tra metà novembre e Natale, il numero è salito sensibilmente; in una circostanza il fotografo Paolo Gerace, che li ha ritratti, ne ha contati ventidue tutt’insieme. Sono riconoscibili: dormono come bimbi, sembrano reduci da traversate. Eppoi basta guardare i dettagli. Le scarpe eleganti che spuntano da una giacca da neve con il piumino pieno di tagli su braccia e petto; un berretto di lana della squadra calcistica Torino e sotto uno spolverino di rara raffinatezza; una camicia con delle iniziali U.T. impresse nel disordine sulla pancia di un uomo, il lembo di una maglietta, la camicia stessa, un golfino, un gilet verde, una sciarpa da donna.
È difficile, avvicinare le retrovie. Si muovono spesso in solitaria, rare le coppie per tacere dei gruppi. Non concedono punti di riferimento, se scendono e si avviano verso una direzione è un involontario esercizio di depistaggio; camminano per combattere il freddo, picchiano i piedi sull’asfalto, aprono le mani come se arpionassero una di quelle palline usate per allontanare lo stress. Con un signore che avrà cinquant’anni, incontrato all’altezza di via Scalvini, ci proviamo quattro volte fin quando su viale Murillo ci manda a quel paese e cambia di posto brontolando. Dietro al suo seggiolino c’è un ragazzo, un sorriso mezzo ghigno e mezza paresi, aiutante di un meccanico a Cesano Boscone, che giura di conoscerlo e saper tutto. Dice che è un professore di liceo che viveva coi genitori, son stati sfrattati, ha trovato una stanza in affitto a Lambrate per i suoi vecchi e siccome in quella casa il posto è piccolo, la notte sta a spasso e il mattino rientra per riposare e mettersi lui sul letto.
Verso il Lorenteggio sale una donna con due borse, una di un negozio di profumi di via Torino e l’altra di un supermercato Carrefour. Da una borsa estrae una radiolina blu, l’apparecchio avrà una ventina d’anni. L’accende, l’accosta all’orecchio mentre si appoggia al finestrino. Sul pavimento del bus ci sono chiazze di vomito nero, fino a pochi minuti fa leccate da un cane bastardino al fianco d’un signore con la barba di una strana composizione, raggi di grigio intenso e cespugli color ruggine.
Ci dice un autista dell’Atm, e davvero ne abbiano visti di pazienti, perfino materni, che fossero tutti barboni i viaggiatori notturni di questi bus... Ma subito teme d’esser stato frainteso e spiega che intendeva dire questo: loro non disturbano, quand’è il momento glielo comunichi e non protestano. Prendono atto. Se ne vanno. In fondo, ci dice l’autista stavolta convinto d’essere chiaro, forse per darsi un tono, forse per scaramanzia, in fondo basta così poco per andar giù e attendere il prossimo passaggio, se mai ne ce ne sarà uno.

28 dicembre 2014 | 10:22
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8 años 3 meses antes #81 por cabernet
Respuesta de cabernet sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
No me esta funcionando bien esta pagina ,no se si es mi compu o el sistema

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8 años 3 meses antes #82 por cabernet
Respuesta de cabernet sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
La noticia habla de senzatetti ,Barboni ,clochard ,quiere decir Indigentes sin casa ,que duermen en los colectivos y trenes de Milan,que cvirculan toda la noche,porque de esa manera se cubren del frio (migranti) porque van y vienen de una estacion a otra ,algunos los que tienen suerte de tener algun trabajo mal pago y con poca cobertura ,cuando se le termina la hora de trabajo ,duermen en los trenes hasta el otro dia ,en tdos los casos hablan de un alto porcentaje de jovenes ,mujeres de mediana edad y hasta ancianos .Con un gran porcentaje de Italianos.Habla de gente que se la pasan mirando sin ver ,solo giran la cabeza cuando llegan alguna estacion ,simplemente por miedo a que los hagan bajar y se les termine la cobertura nocturna o tiene miedo que suba un inspector y les suceda lo mismo.

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8 años 3 meses antes #83 por pensalobien
Respuesta de pensalobien sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
Volvoendo al tema y viviendo en espania les digo que en europa si que hay crisis

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8 años 3 meses antes #84 por cabernet
Respuesta de cabernet sobre el tema En verdad europa esta en crisis??
Pensalo bien ,claro que hay crisis aunque algunos les vaya bien,yo la lucho no me quejo de mi situacion ,pero no puedo dejar de ver a mi alrededor ,Esta quien te va a decir que hay que tener una profesiòn para emigrar que conOcen a quien le fue bien siendo profesional,no lo dudo seguramente a algunos le fue bien teniendo estudios ,tambien a otros sin estudios les fue bien,pero no por eso es una regla general ,yo conosco dentistas Argentinos que terminaron de ayudante a la poltrona y medicos, de enfermeros.Por favor es siempre trabajo digno ,pero para que estudiaron anios.y Quinesiologos que se han tenido que volver.
EN DEFINITIVA ,YO SE DE TRES EXITOSOS ARGENTINOS EN ITALIA ; HORACIO PAGANI,BELEN RODRIGUEZ Y LOLA PONCE
SALUDOS

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